È POSSIBILE VENDERE 40.000,00 EURO DI ARREDI PER UFFICIO IN PALESTRA?

Le relazioni sono un’arma molto potente per concludere “buoni affari”.

Strategie di vendita, marketing, internet, telemarketing, sono molto importanti per promuovere la nostra azienda ed i nostri prodotti, ma spesso i buoni affari si fanno nei luoghi più inconsueti.

Leggi questa storia.

Giorni fa ero a cena con un carissimo cliente e, come di solito accade, in un clima rilassato, complici il buon cibo ed un ottimo rosso, un appuntamento di lavoro si è trasformato in una piacevole serata di chiacchiere.

Il mio cliente è un imprenditore molto impegnato, lavoratore indefesso ed estremamente puntiglioso, ma ha una caratteristica che lo rende decisamente amabile anche in contesti extralavorativi e cioè l’autoironia.

Nella pausa tra la prima portata e la seconda, mi ha confessato che, pochi mesi fa, con incredulità ha realizzato di non riuscire più a vedersi la punta dei piedi a causa di una pancetta “consistente” e, pensando che la moglie avrebbe fatto bene a mollarlo per un aitante maschio dall’addominale scolpito, ha preso la decisione di iscriversi ad una palestra, la stessa palestra davanti alla quale era passato per anni con la tipica espressione sdegnata di chi pensa di essere immune da problemi di peso, diete da fame e amminoacidi vari, malgrado le impegnative iniezioni di tiramisù, ravioli e vino robusto.

E invece.. Eccolo lì, in tutto lo splendore di una tuta che non prendeva aria dal secoli, fasciato come Madonna nel suo body anni ’80 e la determinazione di chi pensa

“Perché a me???”

ad osservare con una certa soggezione statuari maschi Alfa intenti a contarsi i quadretti della scacchiera.

Il mio cliente, cercando di mantenere un basso profilo, si è fiondato subito sul tapis roulant più vicino, simulando una sicurezza da Rocky Balboa totalmente inesistente.

Dopo una decina di minuti (i più terribili, sfibranti, infiniti, devastanti minuti della sua vita), sul tapis roulant accanto al suo è salito con passo spedito il classico “animale da sala pesi”, un fascio di muscoli e nervi, e con fare deciso ha impostato l’attrezzo ginnico ad una velocità che avrebbe fatto sputare sangue anche al povero Bolt.

Intento a sfoggiare le proprie capacità da super eroe con la bionda sulla cyclette accanto, il Bolt romagnolo ha ignorato il laccio delle proprie scarpe, pericolosamente ondeggiante e, senza preavviso, tra un sorriso da pubblicità del dentifricio e un guizzo dei tricipiti possenti, è finito a gambe all’aria sul tappeto.

Il mio cliente che, ha confessato, avrebbe dato qualunque cosa per sfuggire alla trappola infernale su cui era finito e che ha quindi accolto come una benedizione quell’inaspettato show, ha prontamente interrotto la propria stentata corsa (ammesso che si potesse chiamare “corsa”), soccorrendo il malcapitato e utilizzando le proprie doti “commerciali” per ridurre l’imbarazzo e strappare un sorriso alla bionda spettatrice.

Per ringraziarlo, il malcapitato palestrato, dissimulando (molto male) una dose massiccia di imbarazzo, ha invitato il mio cliente a prendere un frullato detox (frullato detox? Fino a quel momento, il mio cliente pensava che i cetrioli servissero solo per farci il bagno-schiuma) e i due hanno iniziato a chiacchierare.

Il bell’imbusto si è rivelato essere l’amministratore delegato di una nuova società di software in forte crescita che, fresco di nomina e di divorzio, aveva deciso di sfogarsi con l’attività fisica.

Iron Man ha raccontato al mio cliente che la sua società stava facendo nuove assunzioni e necessitava di una nuova sede.

Il mio cliente, che non è (e l’abbiamo capito) una potenza ginnica ma è sicuramente un valido imprenditore, ha indagato con discrezione e, prima dell’ultimo sorso di insipido frullato, ha strappato al ‘Fisicato’ un appuntamento con il responsabile acquisti per proporre i propri arredi ufficio.

A distanza di un mese dall’incontro, la società del nostro Bolt ha acquistato dal mio cliente 40.000 euro di arredi (prodotti LineKit), per la nuova sede.

Non solo!

Il mio cliente, a forza di sorseggiare insipidi intrugli con lo stesso entusiasmo che avrebbe riservato ad un Barolo del ’74 (e con qualche advice da parte del compare Maschio Alfa), ha ricominciato ad intravedere le proprie estremità inferiori e a sentirsi a proprio agio tra vogatori e tappeti rotanti, così a proprio agio che in breve ha stretto nuove amicizie e, tra le altre cose, ha ottenuto persino una consulenza gratuita da un commercialista molto noto (in pari misura per le conoscenze fiscali e per la passione per le tagliatelle).

Il commercialista in questione è riuscito a far risparmiare al mio cliente una cospicua somma di denaro, dandogli qualche dritta veramente valida.

La mia cena d’affari, insomma, mi ha lasciato con la piacevole sensazione di un incontro tra amici e con una riflessione importante:

LE RELAZIONI RICHIAMANO ALTRE RELAZIONI E CON ESSE OCCASIONI D’AFFARI, CONOSCENZE UTILI PER SVILUPPARE IL PROPRIO BUSINESS E (PERCHÉ NO?), UNA DISCRETA FORMA FISICA.

Il lavoro, a mio avviso, non è fatto esclusivamente di procedure e strategie. Anche la condivisione di situazioni particolari ma concrete, può rivelarsi interessante, per sfruttare tutte le occasioni a vantaggio delle nostre aziende. Personalmente credo molto nel confronto tra imprenditori e per questo ascolto sempre con attenzione le esperienze di colleghi, sia del nostro settore che di altri. Se anche tu hai una storia commerciale interessante da raccontare, condividila con tutti noi di Line Kit.

Sarà un’ulteriore occasione utile per tutta la numerosa famiglia dei rivenditori.